Santa Maria delle Grazie: l’arte a Milano

Finalmente sono in tanti ad accorgersi che Milano non può essere solo, e non lo è, la capitale finanziaria del nostro Paese ed uno dei centri del suo sviluppo economico. Ma è tanto altro, e tra questo c’è senza dubbio l’aspetto artistico di una città che sta vedendo crescere sensibilmente il numero dei turisti attratti dalle sue bellezze storiche, artistiche e culturali. Per incentivare ancora di più italiani e stranieri a recarsi in città, sono sorte negli ultimi anni tantissime strutture ricettive low cost – come ad esempio i bed and breakfast Milano – che danno una validissima alternativa agli hotel per business man.

Tra gli incanti architettonici del capoluogo lombardo c’è la Chiesa di Santa Maria delle Grazie. Costruita nella seconda metà del XV secolo per volere di Francesco I Sforza, il luogo religioso ha subito avverse vicende legate prima all’invasione e dominazione francese e poi, in modo importante e di qualche secolo successivo, il bombardamento durante la seconda guerra mondiale. Dal punto di vista artistico è importante rilevare il fatto che il Bramante fu quasi certamente il responsabile del progetto iniziale dei lavori e la presenza di un affresco del Bramantino sulla porta che conduce alla sagrestia.

Ma allora, qualcuno di potrebbe chiedere, perché centinaia di turisti sono in fila ogni giorno nei pressi della Chiesa? Il motivo è semplice e di una importanza straordinaria. Nel refettorio adiacente al santuario si trova uno dei quadri più famosi al mondo: l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci. Questo incredibile capolavoro del Rinascimento Italiano fu realizzato dal maestro tra il 1494 ed il 1498. L’opera è stata, ed è tuttora, tra le più studiata e chiacchierate dell’arte: dalla tecnica utilizzata da Leonardo – che purtroppo è “responsabile”, insieme ad altri fattori quali l’umidità, della sua non perfetta conservazione, fino al profondo significato che il genio volle dare all’episodio del Vangelo di Giovanni secondo il quale, durante l’Ultima Cena, Gesù dirà agli apostoli che uno di essi lo tradirà.

Leonardo riprende la scena proprio in questo momento: i seguaci si guardano sbigottiti, si indicano per cercare di capire a chi si riferisca il Signore. E’ un momento di turbamento e di inquietudine che Leonardo registra in maniere unica ed esemplare. Al di là della dietrologia, degli aspetti emersi successivamente, delle interpretazioni – accanto a Gesù c’è forse una donna? E’ Maria Maddalena? – l’Ultima Cena resta un capolavoro che fa emergere anche Milano come una delle città d’arte del nostro straordinario Paese.