Palermo: cosa vedere

Capoluogo della Sicilia, Palermo è una città che porta ancora oggi i segni di anni di dominazione araba, visibile negli antichi edifici, nei monumenti sotirici e negli affascinanti palazzi.

La città si affaccia sul Mar Tirreno. Si può arrivare in aereo, all’aeroporto di Punta Raisi che dista circa 30 km, oppure tramite i servizi di traghetti che partono da numerose località.

Il nome Palermo deriva da Panormus che vuol dire tutto porto. I Fenici l’avrebbero invece battezzata Ziz che  vuol dire fiore per il suo splendore, ricchezza e vita fiorente. La città è stata assediata e liberata più volte e ha subito il dominio di vari popoli, dai Romani ai Saraceni,  senza dimenticare gli Spagnoli. I Saraceni ne fecero addirittura un emirato e la resero una festosa metropoli araba. Gli Spagnoli crearono invece dei privilegi tali da attirare baronaggio e nobiltà, che costruirono molti bei palazzi della città. Dopo varie vicissitudini, si arriva al 1860, quando Garibaldi entra in città. Il 21 ottobre Palermo, insieme alla Sicilia, entra a far parte del Regno d’Italia.

Palermo è situata in un ampio golfo ai piedi del Monte Pellegrino; vi si svolgono attività commerciali, industriali e portuali ed è  anche sede di una Università molto frequentata.

Eclettica e caotica, Palermo alletta anche per la sua squisita tradizione culinaria. Come non gustare, tra le altre bontà, l’ottimo e rinomato cannolo siciliano?

Vediamo di seguito i monumenti assolutamente da visitare durante una visita a Palermo. La città è ricca di monumenti, dove elementi bizantini, arabi e nordici (anche i Normanni conquistarono Palermo) si fondono.

Meravigliosa è la Cattedrale di Palermo, eretta su un antico tempio consacrato alla Vergine Maria a trasformato in moschea da mori dopo l’invasione dei Saraceni. Furono poi i Normanni a riconvertire la Cattedrale al culto cristiano.

 

Panoramica_Cattedrale_di_PalermoFoto CC-BY-SA di Kiban

Fondata nel 1143, la Chiesa della Martorana, nota anche come Santa Maria dell’Ammiraglio, testimonia sia l’influenza bizantina che era particolarmente diffusa nell’Europa del tempo, sia quella islamica, derivante dalla lunga dominazione nella capitale sicula.

Assolutamente da ammirare anche la spettacolare Cappella Palatina, situata nel Palazzo dei Normanni di Palermo, sede della regione Sicilia. Anche nel caso dell’arhitettura del Palazzo dei Normanni, come per molti altri antichi edifici palermitani, lo stile bizantino si fonde inconfondibilmente con quello islamico che lo ha preceduto. Da mozzare il fiato è la meravigliosa Cappella Palatina, che si caratterizza per le spettacolari decorazioni arabe e gli affascinanti mosaici.

Se volete conoscere realmente Palermo non potete poi non fare un giro nei mercati rionali della città, luoghi senza tempo in cui venire a conoscenza e in contatto con il folklore popolare e con l’antica cultura sicula.

Meta particolramente apprezzata dai turisti sono le Catacombe, che in realatà sono un cimitero dei frati cappuccini di Palermo, che con molta cura conservavano le spoglie non solo dei frati, ma anche di personaggi famosi e di gente comune.

S.Giovanni degli Eremiti si richiama allo stile arabo.

Oltre alle numerose chiese da visitare, bisogna assolutamente andare all’Oratorio di S.Lorenzo dove si può ammirare la Natività di Gesù del Caravaggio, all’Oratorio del Rosario che conserva l’opera del Van Dyck la Madonna del Rosario; da non perdere le Catacombe dei Cappuccini,  con le mummie di centinaia di frati e personalità palermitane deposte nei sotterranei.
I musei sono tanti, e potranno soddisfare vari interessi: c’è il Museo archeologico regionale che racchiude le testimonianze delle varie civiltà; c’è la Galleria regionale della Sicilia con dipinti dal Medio Evo al Settecento; c’è anche il Museo etnografico siciliano Pitre, primo del genere, con testimonianze e strumenti delle attività artigianali.
Degno di nota anche l’Orto botanico molto esteso e che presenta una raccolta di erbari e un grande numero di piante esotiche e locali.

Aquarium01_Orto_botanico_PalermoFoto CC-BY-SA di Esculapio

Ma Palermo non è solo arte, storia e cultura. Si può entrare nel cuore della città visitando i suoi mercati storici: il mercato di Vucciria si trova nel quartiere della Loggia, tra Via Roma e Corso Vittorio Emanuele; è molto colorato e affascinante. La sera poi si anima con le osterie, ma anche con vari pub e locali per giovani.
Il mercato di Ballarò si trova nei pressi della stazione centrale di Palermo,  nel cuore del quartiere dell’Albergheria. È il più vivace e il sabato e la domenica gli stand alimentari lasciano il posto al mercato dell’usato: vestiti, mobili, oggettistica varia e tanto altro; è un magnifico passatempo per gli appassionati dei mercatini delle pulci.

In questi mercati poi si trova anche il cibo di strada tipico palermitano,  presentato nelle varie bancarelle o ancora davanti alle osterie. In più delle varie pietanze salate,  sono all’onore i dolci siciliani: cannoli,  cassatine,  biscotti di pasta di mandorla, i torroni e tanto altro ancora. Alla fine non rimane altro che assaggiare qualche vino locale  (la produzione vinicola siciliana è ricca di vini DOC) e si può dire che a Palermo la vacanza è fantastica.

Spostandosi dalla città si incontra la riserva naturalistica di Monte Pellegrino. Gli Arabi chiamavano questo promontorio “Gebel Grin”. Nelle grotte che si aprono lungo le pendici i ricercatori hanno trovato tracce di presenze preistoriche. In una caverna situata sulla sommità del Monte si rifugiò in eremitaggio e penitenza Santa Rosalia, la  patrona di Palermo. In suo onore i fedeli eressero nel Seicento un santuario. Dal piazzale si può seguire una strada che porta alla vetta da cui si ammira un panorama eccezionale.

Dall’altro lato di Palermo si trova Bagheria che è veramente un luogo incantato. Nel 1658 un principe ci costruì la sua splendida residenza di campagna. Da allora tutte le nobili famiglie palermitane fecero a gara per possedere le case più sontuose e fu così che Bagheria si riempì di fastose ville barocche. Tra le altre possiamo ammirare oggi Villa Cattolica,  sede della Galleria d’arte moderna e contemporanea, costituita nel 1973 grazie a una donazione di Renato Guttuso che è sepolto qui.