Manarola e il suo Presepe

Manarola è uno dei paesi delle Cinque Terre, un borgo antico che sorge tra due speroni rocciosi. Tra tutte le cinque terre è forse il luogo “più tranquillo” e quindi più adatto a chi vuole trascorrere una vacanza rilassante, silenziosa. Le case del paese sono a torre, caratteristiche abitazioni genovesi.

Manarola viene fondata nel XII secolo, e il suo nome deriva dalla grande ruota di mulino presente in paese detta“magna roea”. Il monumento principale di Manarola è la chiesa di San Lorenzo, risalente al 1338 costruita dagli abitanti di Manarola e di Volastra, come evidenziato nella lapide sulla facciata.

Come per tutti i paesi delle Cinque Terre i vigneti sono la cornice del paesino, le vigne si affacciano sul mare e offrono un vino di alta qualità. Da Manarola si può raggiungere, attraverso la nota Via dell’Amore” Riomaggiore.

Ora che il Natale è alle porte, Manarola rappresenta uno dei luoghi perfetti per trascorrere le vacanze o, almeno, come tappa per questo periodo durante il quale, oltre a diventare più buoni, si va alla ricerca di un bel posto dove trascorrere le vacanze natalizie, dove respirare quell’aria festosa tipica del Natale, dove trovare quella serenità e quella pace che, per forza di cose, si perdono giorno per giorno.

Ecco che Manarola rappresenta il luogo perfetto proprio per la sua meraviglia: il presepe di Manarola. Ma cosa avrà di speciale questo presepe? Vediamolo insieme. Il suo creatore si chiama Mauro Andreoli, un uomo di Manarola che, con materiali poveri di recupero, ha creato una meraviglia di cui i manarolesi e tutti i liguri vanno orgogliosi. Il presepe occupa l’intera collina delle Tre Croci, e si affaccia sul mare, tra i vigneti. Si può ammirare dalla piazza della chiesa di San Lorenzo di Manarola, viene “acceso” durante il periodo Natalizio, a partire dall’8 dicembre, dopo il tramonto.

E’ un presepe fatto di luce, composto da più di trecento figure illuminate da 15.000 lampadine, le figure sono realizzate in ferro ritorto, a grandezza uomo. La passione con cui Mauro Andreoli anno dopo anno integra il suo capolavoro si respira nell’aria e l’atmosfera, una volta accese le luci, si fa magica, surreale, complice anche il suggestivo paesaggio che circonda il presepe: mare, roccia, vigneti.