Due itinerari per scoprire Palermo

Per chi vuol visitare Palermo, proponiamo due itinerari fra i più suggestivi.

Da Palazzo Reale a Piazza Bellini

Il primo itinerario di visita si sviluppa lungo e attorno all’antico assem viario di Corso Vittorio Emanuele, la prima strada a venir tracciata dai fondatori della città e che collegava il porto alla collinetta su cui oggi sorge il Palazzo dei Normanni. Si inizia proprio da qui, spostandosi, dopo la visita al Palazzo, sulla sua sinistra: attraversando Piazza della Pinta si arriva in pochi passi a San Giovanni degli Eremiti. Tornati su Corso Vittorio Emanuele, prima di dedicarsi alla maestosa cattedrale (quasi all’angolo con Piazza della Vittoria) si svolta a sinistra in via Matteo Bonello per visitare il Mercato delle Pulci, con le botteghe sistemate tra le radici di giganteschi ficus. Dopo la cattedrale, la passeggiata continua lungo il corso verso il mare: oltrepassati bei palazzi nobiliari e la pregevole Chiesa del SS. Salvatore, ecco i Quattro Canti. Svoltando ora a destra su Via Maqueda, altra arteria storica della città, tracciata nel Cinquecento, dopo pochi metri si raggiunge Piazza Pretoria con la splendida fontana e i vecchi palazzi, tra cui quello che oggi ospita il Municipio. Alle spalle di quest’ultimo, la Piazza Bellini, che prende il nome da un vecchio teatro in disuso; a fianco del teatro le chiese normanne della Martorana e di San Cataldo.
Dal Politeama a Piazza San Francesco d’Assisi Sulla grande piazza principale di Palermo, al termine del Viale Libertà, si affaccia il teatro Politeama, grande costruzione neoclassica nel quale si svolgono spettacoli di opera e balletti. Volte le spalle al teatro si imbocca a sinistra la Via Ruggero Settimo e si raggiunge il Teatro Massimo, riaperto da poco più di un anno. Poco oltre, a sinistra, la stretta Via Bara all’Olivella, a dicembre animata delle bancarelle di un grazioso mercatino natalizio. Percorrendola si arriva prima alla piazza su cui s’apre il vetusto Museo Archeologico, con reperti interessanti e preziosi da tutta la Sicilia e non solo, poi su via Roma, una delle principali arterie della città. Si piega a destra e, dopo qualche metro, ecco piazza San Domenico, dominata dalla mole dorata dell’omonima chiesa. Sulla destra della piazza uno dei vicoli del mercato della Vucciria. Attraversato il mercato si arriva in Corso Vittorio Emanuele e, piegando a sinistra, in Via Paternostro e infine in Piazza san Francesco. Da una parte di questa piccola piazza si erge la bella chiesa duecentesca intitolata al santo d’Assisi, dall’altra un locale “storico”, la Focacceria San Francesco, il luogo migliore per gustare una delle caratteristiche focacce palermitane e lo “sfincione” (sorta di pizza con cipolle e acciughe).

Dall’Orto Botanico alla Cala

L’Orto Botanico, realizzato nel 1789 e apprezzato finanche da Goethe, è il punto di partenza del terzo itinerario. Da qui, dopo uno sguardo al contiguo giardino di Villa Giulia, dal piacevole impianto regolare e ricco di alberi, si imbocca (percorso qualche metro verso il mare, sulla sinistra) la Via Cervello che raggiunge Piazza Kalsa, cuore di uno dei primi quartieri urbani. Da qui una breve digressione a sinistra, in via Spasimo, porta all’omonimo complesso conventuale.
Si torna in Piazza Kalsa e si prosegue nella primitiva direzione lungo via Torremuzza fino a svoltare a sinistra in via Alloro dove si trova, tra l’altro, la Galleria di Palazzo Abatellis, con capolavori medievali e moderni. Oltre il museo, si svolta a destra e si raggiunge la vasta piazza Marina, circondata da magnifici palazzi (tra cui il trecentesco “Steri”), chiese, come la gotica Santa Maria della Catena, ristoranti e pub, e al cui centro c’è una bella Villa comunale con un ficus magnolioides gigantesco.

Chi non sa come passare un weekend di primavera ecco che una buona occasione può essere una visita del capoluogo siciliano. Proprio nei fine settimana numerose compagnie aeree propongono offerte sui voli per Palermo a tariffe scontate. Giunti all’aeroporto Falcone Borsellino si può raggiungere la città o con i bus che fanno servizio di linea o noleggiando un auto nelle apposite aree delle scalo.