Alla scoperta del Castello Normanno – Svevo di Bari

La Puglia è una regione particolarmente attraente dal punto di vista turistico e spicca oltre che per la bellezza della sua terra, anche per monumenti come il Castello Normanno – Svevo. Questa splendida costruzione si trova nel capoluogo pugliese, raggiungibile grazie al vicino  aeroporto Bari e facendo qualche ricerca tra i Alitalia di Skyscanner.

Il Castello Normanno – Svevo è localizzato in una zona centrale del capoluogo pugliese ed è stato edificato dai Normanni nel XII secolo e restaurato per volere di Federico II tra il 1233 ed il 1240. L’edificio rappresenta una spettacolare testimonianza di costruzione medievale e offre ai turisti la possibilità di visitare una delle più interessanti fortificazioni della regione.

L’edificio fu distrutto nel 1156 dagli stessi abitanti e ricostruito nel 1233, quando l’imperatore Federico II ne ordinò la riedificazione e il rafforzamento. Il castello subì numerose trasformazioni in epoca angioina e divenne di proprietà di Ferdinando d’Aragona, per poi venir donato alla famiglia ducale degli Sforza. Questi ultimi disposero l’ampliamento e l’ingentilimento della rocca che poco dopo passò nelle mani della figlia Bona, regina di Polonia, che vi morì nel 1557. In seguito una volta ritornato sotto il dominio del re di Napoli, l’edificio fu adibito a prigione e caserma.

Oggi il castello si presenta circondato dall’antico fossato per tre lati a eccezione della fascia settentrionale, un tempo bagnata dal mare. Oltre il fossato è presente la cinta di difesa, risalente all’epoca aragonese, munita di grandi bastioni angolari a lancia. Al castello si accede dal lato sud, varcando il ponte sul fossato ed entrando nel cortile tra i baluardi cinquecenteschi e il mastio svevo.

Tra le cose che più di altre spiccano tra le bellezze dell’edificio ci sono il ponte in pietra attraverso il quale si accede al castello, i bastioni angolari utilizzati per la difesa della fortificazione e le numerose torri che caratterizzano la struttura quadrangolare: la torre dei Minorenni, la torre del Monaco, la torre del Vento e la torre del Semaforo. Oggi il castello è la sede della Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici e Storici della Puglia.

All’interno del Castello vengono periodicamente organizzate rassegne e mostre per gli appassionati di archeologia, visitando la Gipsoteca nella quale sono conservate calchi di sculture ornamentali di edifici ed abitazioni della Puglia, risalenti da un periodo che va dall’XI fino al XVII secolo.

Foto CC-By-SA di Jelly